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DATA: 2018-06-18



Intelligenza artificiale, l'Europa vuole linee guida sull'etica delle macchine


Con la nomina di 52 esperti, la Commissione europea ha avviato ufficialmente i lavori per redigere entro la fine del 2018 le prime linee guida etiche sull'Intelligenza artificiale (Ia) e produrre, entro la metà del 2019, le raccomandazioni per il suo sviluppo. La nuova task force si avvarrà anche del contributo del pubblico attraverso gli input provenienti dalla Alleanza europea sull'intelligenza artificiale, la piattaforma online per il confronto tra consumatori, imprese e società civile sul tema dell'Ia. Tra gli addetti ai lavori anche quattro italiani: Andrea Renda, Francesca Rossi, Giuseppe Stefano Quintarelli e Luciano Floridi.

La task force High Level Group on Artificial Intelligence
La task force appena costituita è composta da 52 esperti, selezionati dalla Commissione europea tra le centinaia di candidature pervenute a seguito del bando chiuso il 25 aprile scorso. Rappresentanti del mondo accademico, delle imprese e della società civile lavoreranno per sostenere l'attuazione della Comunicazione dell'Ue sull'intelligenza artificiale (pubblicata lo scorso aprile), per redigere le prime linee guida etiche (la bozza è attesa già per la fine del 2018) e una serie di raccomandazioni sullo sviluppo di queste nuove tecnologie e su come affrontare le sfide e le opportunità a medio e lungo termine.

Il gruppo di esperti non sarà solo ma lavorerà in collaborazione con il Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie e con l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali, affrontando questioni come l'equità, la sicurezza, la trasparenza, il futuro del lavoro e più in generale l'impatto sul rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la tutela della vita privata e dei dati personali, la dignità, la protezione dei consumatori e la non discriminazione.

"L'intelligenza artificiale apporta potenzialmente enormi benefici, ma pone anche delle sfide", sottolinea Mariya Gabriel, commissario per l'economia e la società digitale. "È quindi essenziale coinvolgere tutti gli attori, compresi quelli accademici, imprenditoriali e della società civile. Sono fiduciosa che, insieme, garantiremo che i sistemi di intelligenza artificiale siano sviluppati per il bene e per tutti, nel rispetto dei nostri valori e dei diritti fondamentali".

Il gruppo si riunirà per la prima volta il 27 giugno. Faranno poi seguito altri incontri, seminari e consultazioni anche con i rappresentanti degli Stati membri.

European Ai Alliance
Il dialogo non sarà solo interno, ma è previsto un ampio confronto con chiunque sia interessato al tema e voglia dare il proprio contributo. È stata infatti inaugurata la piattaforma online Alleanza europea sull'intelligenza artificiale (European Ai Alliance), uno spazio in cui condividere le migliori pratiche, contribuire alle linee guida sull'etica dell'Ia, creare reti e incoraggiare attività legate allo sviluppo dell'Ia. Gli interessati possono iscriversi e avviare discussioni, blog, condividere materiale e partecipare a eventi. Lo scopo è fornire ai membri della task force spunti di riflessione e questioni che potranno essere inserite nelle raccomandazioni. I membri dell'Alleanza saranno anche consultati sulla bozza delle linee guida etiche prima della presentazione alla Commissione.

Chi sono gli italiani selezionati
Stefano Quintarelli è il presidente del Comitato di indirizzo dell'Agenzia per l'Italia digitale (Agid), e rappresenta anche l'unica realtà italiana all'interno del gruppo di lavoro europeo. È anche membro del consiglio direttivo del Sustainable Development Solutions Network dell'Onu e considerato uno degli imprenditori italiani più innovativi.

Luciano Floridi è docente di filosofia ed etica dell'informazione a Oxford, pertanto è esperto di etica digitale, filosofia della tecnologia e dell'informazione.

Andrea Renda, invece, è esperto di innovazione digitale e ricercatore del Centre for European Policy Studies (Ceps) di Bruxelles. Le sue competenze spaziano tra economia, diritto, tecnologia e politiche pubbliche e come membro del gruppo di esperti Esir (Economic and Social Impact of Research) fornisce consulenze a diverse istituzioni.

Last but not least, Francesca Rossi, docente di scienza dei computer dell'Università di Padova in congedo, è ricercatrice per la Ibm con particolare esperienza in vincoli di ragionamento, scelta sociale computazionale, processo decisionale collettivo e questioni etiche legate allo sviluppo dell'Ia.

di Mara Magistroni


FONTE: https://www.wired.it

RAGGIUNGIBILE ALL'INDIRIZZO:
https://www.wired.it/scienza/lab/2018/06/18/intelligenza-artificiale-linee-guida-europa/