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DATA: 2024-09-01



Diritto alla riparazione: come cambia il consumo dei dispositivi


Il diritto alla riparazione (in inglese right to repair) rappresenta il diritto, per i consumatori, a far riparare oggetti di consumo al di fuori del periodo di copertura della garanzia. Il diritto alla riparazione abbatte l'impatto sull'ambiente dell'invecchiamento programmato dei dispositivi.
Come nasce l'esigenza del diritto alla riparazione

Il diritto alla riparazione rappresenta, insieme all'ecodesign (che si può tradurre come "progettazione sostenibile") la svolta in termini di fruizione dei dispositivi di consumo, dai piccoli e grandi elettrodomestici ai telefoni cellulari. Per capire l'importanza di questa strategia, bisogna partire dai numeri.
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Nel 2022 le quote di mercato, nell'ambito della riparazione degli oggetti elettronici, erano così distribuite:

35% cellulari
20% PC
15% lavatrici
10% frigoriferi
20% alti dispositivi

quote mercato dispositivi

fonte: Exactitude Consultancy

Il 70% degli interventi di riparazione viene richiesto al di fuori del periodo di copertura della garanzia. Ciò comporta un esborso non indifferente, in termini economici. I consumatori sono spesso scoraggiati dal gestire interventi di riparazione, a causa dell'alto costo extra garanzia e delle difficoltà logistiche nel reperire manodopera qualificata. Si stima che, entro il 2030, il mercato della riparazione dell'elettronica raggiungerà quasi 12 miliardi di dollari, a livello di volume di affari, con un tasso annuo di crescita del 3,5%.
Cosa comporta l'approvazione della direttiva

I dati di settore non hanno lasciato spazio a incertezze, da parte dei legislatori europei. Il 30 luglio 2024 la direttiva sul diritto alla riparazione è stata adottata dal Parlamento Europeo. Gli Stati membri UE avranno 24 mesi di tempo per recepirla, integrandola nelle normative nazionali sul consumo. Secondo questo provvedimento, i produttori di piccoli elettrodomestici sono obbligati a mettere a disposizione dei consumatori informazioni su come riparare i dispositivi, nonché parti di ricambio.

La direttiva sul diritto alla riparazione favorisce i consumatori: i fabbricanti di elettronica di consumo non potranno rifiutarsi di riparare oggetti già riparati da personale che non fa parte di reti di assistenza ufficiali. Inoltre, non potranno modificare componenti software e hardware, in modo tale da rendere il dispositivo incompatibile con tentativi di riparazione. Il costo della riparazione deve essere sostenibile e ragionevole per l'utente. Tutto ciò al fine di contrastare i meccanismi di obsolescenza programmata, che imponevano l'acquisto di nuovi dispositivi, non più riparabili né aggiornabili.
In cosa consiste il diritto alla riparazione

Se il produttore del dispositivo da riparare risiede al di fuori dell'Unione Europea, occorrerà contattare il suo rappresentante all'interno dell'Unione;
i pezzi di ricambio degli oggetti, immessi sul mercato, dovranno essere disponibili per un arco temporale compreso tra i 5 e i 10 anni successivi al primo acquisto;
i consumatori potranno consultare una piattaforma online, sulla quale reperire informazioni relative ai riparatori più vicini;
sarà disponibile il modulo europeo per la riparazione, una sorta di opuscolo sulla trasparenza dei processi di riparazione;
la garanzia del prodotto viene prolungata di un anno, nel caso i consumatori scelgano di riparare il prodotto anziché di sostituirlo.

Perché fa bene il diritto alla riparazione

Il diritto alla riparazione prolunga la vita dei prodotti, contrastando le pratiche di riacquisto degli oggetti, a pochi anni di distanza. Favorisce il contenimento dei costi di riparazione, perché ripristina il mercato dei riparatori. Contribuisce a creare posti di lavoro: i riparatori specializzati saranno sempre più richiesti. Il diritto alla riparazione degli oggetti consente il recupero di materiali plastici e minerali, con grandi benefici per la sostenibilità ambientale.

Anche negli Stati Uniti, l'opinione pubblica avverte la necessità di regolamentare il diritto alla riparazione. A tale scopo, una società che monitora i temi di interesse pubblico ha promosso l'istituzione di un punteggio sulla riparabilità degli oggetti (repair score).

di Donatella Bruni


FONTE: https://www.buonenotizie.it

RAGGIUNGIBILE ALL'INDIRIZZO:
https://www.buonenotizie.it/economia-e-lavoro/consumi/2024/09/01/diritto-alla-riparazione-come-cambia-il-consumo-dei-dispositivi/bruni/