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DATA: 2025-11-10
La Commissione europea vuole distruggere il GDPR?
Da alcuni giorni circola online una bozza del cosiddetto Digital Omnibus, una serie di modifiche proposte dalla Commissione europea per semplificare alcune leggi. L'organizzazione noyb, guidata dall'avvocato Max Schrems, ha pubblicato una descrizione dettagliata nelle novità che riguardano il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati), sottolineando le devastanti conseguenze per la privacy dei cittadini.
Addio privacy in Europa?
Il Digital Omnibus, che verrà presentato il 19 novembre, tiene conto della consultazione pubblica iniziata il 16 settembre e terminata il 14 ottobre 2025. L'obiettivo della Commissione europea è semplificare alcune norme attraverso una procedura rapida, ma ciò sarebbe consentito solo per semplici miglioramenti.
Come ha evidenziato Max Schrems, la bozza contiene profonde modifiche al GDPR che sembrano essere "suggerite" dalla Germania e dalle Big Tech statunitensi. L'avvocato sottolinea che molti cambiamenti proposti dalla Commissione violano le convenzioni europee, la Carta dei diritti fondamentali o le sentenze della Corte di Giustizia. L'eventuale approvazione del testo da parte di Consiglio e Parlamento europeo porterà alla distruzione della legge sulla privacy attraverso un morte lenta simile al lingchi cinese.
L'organizzazione ha descritto sei modifiche al GDPR e le conseguenze per i cittadini. La prima riguarda la definizione di dati personali. Se un'azienda non riesce a identificare un utente, i dati non sono più personali e quindi non si applica il GDPR. Inoltre verrebbero esentati dal rispetto della legge le aziende che usano pseudonimi o numeri identificativi casuali, come quelli usati per il tracciamento e le pubblicità online.
Un'altra modifica dovrebbe limitare i diritti di accesso, cancellazione e rettifica dei dati personali. Questi diritti verrebbero concessi solo se la finalità è proteggere i dati, non per interesse economico. Ad esempio, se un dipendente effettua una richiesta di accesso in una controversia di lavoro sulle ore non retribuite, il datore di lavoro potrebbe respingerla perché si tratta di interesse economico.
Altre due modifiche sembrano un "regalo" alle aziende AI, come Google, Microsoft, OpenAI, Meta e xAI. In base alla bozza, i dati personali potranno essere utilizzati per l'addestramento dei modelli AI, sfruttando come base legale l'interesso legittimo. L'utente potrà opporsi (opt-out), ma solo in teoria. Dovrebbe infatti sapere chi usa i dati, quali dati sono usati e inviare richieste a tutte le aziende.
La Commissione europea vuole inoltre eliminare la protezione del GDPR per i dati sensibili (orientamento sessuale, salute, religione e altri), a meno che l'utente non riveli direttamente queste informazioni sensibili. Ad esempio, un datore di lavoro potrebbe dedurre che una dipendente è incinta e licenziarla.
La "ciliegina finale" è rappresentata dalla possibilità di sfruttare dieci basi giuridiche per estrarre informazioni da un dispositivo o usare tecnologie di tracciamento a scopo di statistica o sicurezza. Ciò consentirebbe in realtà la raccolta di numerosi dati. L'organizzazione noyb chiede uno stop immediato e l'eliminazione di tutte le modifiche.
di Luca Colantuoni
FONTE: https://www.punto-informatico.it
RAGGIUNGIBILE ALL'INDIRIZZO:
https://www.punto-informatico.it/commissione-europea-vuole-distruggere-gdpr/
