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DATA: 2025-04-29
Le buone notizie sono quelle che invitano a ragionare e a costruire la società del futuro
Spesso si mette giustamente in luce l'importanza fondamentale che assumono i fatti per il giornalista. Si ricorda troppo poco, invece, della necessaria accuratezza che richiede la loro verifica e lo stesso confezionamento della notizia. Si tratta di aspetti che sono entrambi legati al rapporto con il tempo e, che ci piaccia o no, con "l'attesa", con la riflessione.
Benchè si pensi il contrario, fare giornalismo ragionato non solo è possibile, ma è necessario. Il punto è che per vivere bene è necessario con-vivere, e per far questo è necessario creare ambienti che invitino a riflettere, a ragionare. Le notizie urlate, il catastrofismo, la rincorsa perenne allo scoop hanno fatto invece disamorare milioni di lettori, contribuendo a produrre un clima sociale aggressivo e deleterio per tutti. Ora, è bene essere consapevoli che la società di cui facciamo parte è il primo ambiente di cui dobbiamo avere cura, e per farlo abbiamo bisogno di un modo diverso di fare giornalismo.
Il ritmo da social non fa bene ad una sana informazione
Il ritmo incessante dell'informazione è una delle principali caratteristiche della contemporaneità . I social network hanno contribuito grandemente a incentivare questo processo, a tal punto da informare sempre più e quasi esclusivamente attraverso immagini.
Le persone, conseguentemente, hanno sempre più "visto indebolirsi la loro capacità di produrre ciò che ha bisogno di tempo per svilupparsi: spiegazioni, ragionamenti razionali e concetti astratti", ricorda il sociologo italiano Vanni Codeluppi (Il mondo digitale, 2022, p. VII). L'informazione, quindi, si è in qualche modo adeguata ad un trend globale, che detta stili e condizioni di comunicazione.
Tuttavia, seguire il ritmo dei social non sembra aver ripagato il mondo del giornalismo, che ha visto diminuire drasticamente la propria credibilità , come hanno rilevato numerosi sondaggi internazionali e non, tra cui quello effettuato nel 2018 dall'Università dell'Insubria.
Le buone notizie sono quelle che denunciano i problemi e aiutano a costruire soluzioni
La migliore cura a questa situazione la suggerisce una recente indagine demoscopica condotta da AstraRicerche. Otto italiani su dieci, secondo il sondaggio, desiderano avere più buone notizie che aiutino loro a confrontarsi con la realtà quotidiana. La percezione diffusa, infatti, è quella che i media si soffermino prevalentemente nel dare notizie negative, con un impatto psicologico rilevante.
Dinanzi a queste richieste, qualcuno forse potrebbe equivocare e ritenere che il giornalismo così descritto consista semplicemente nell'"indorare la pillola". Nulla di più sbagliato. Quello che si sta proponendo è qualcosa di radicalmente differente. La denuncia di un problema che esiste è senza dubbio l'elemento da cui partire, ma soffermarsi esclusivamente su di esso, spesso descrivendolo minuziosamente al fine di amplificarlo, è qualcosa di assolutamente deleterio.
Al contrario, occorre rispondere alle esigenze dei lettori non solo denunciando il problema, ma anche proponendo loro le possibili soluzioni alle criticità riscontrate, combattendo ansia e disaffezione. E qui torniamo al punto da cui siamo partiti. Per proporre un giornalismo diverso, ossia "costruttivo", occorre prendersi del tempo per riflettere, ragionare e analizzare le problematiche e le possibili soluzioni.
Costruire strade per approcciarsi al futuro con coraggio ed entusiasmo
Invece di invitare a ragionare, a prendersi del tempo, a mettere in luce anche le soluzioni o semplicemente gli aspetti costruttivi che possono celarsi dietro casi e notizie difficili, l'informazione o presunta tale sceglie, al contrario, di percorrere la "strada facile" della paura, dell'allarmismo che genera angoscia.
Fare del buon giornalismo, quindi del giornalismo costruttivo, non significa dunque fare qualcosa di così "particolare". Al contrario, significa instaurare un patto di fiducia con il lettore, contribuendo a rendere il cittadino informato e protagonista in un mondo che muta sempre più rapidamente.
Sforzarsi di leggere la realtà della notizia, di controllare le fonti, di pensare ai possibili effetti distorsivi causati dalle nostre parole e, soprattutto, di far emergere le possibili soluzioni ai problemi che tocchiamo è assolutamente necessario. Solo così potremo fornire un servizio ai lettori e contribuire alla crescita della società .
di Diego B. Panetta
FONTE: https://www.buonenotizie.it
RAGGIUNGIBILE ALL'INDIRIZZO:
https://www.buonenotizie.it/societa/2025/04/29/le-buone-notizie-sono-quelle-che-invitano-a-ragionare-e-a-costruire-la-societa-del-futuro/diego-panetta/